AFNI Marche in trasferta
di Roberto Moratti
Anni fa sono stato consulente commerciale per una azienda vicino a Novara. Nei miei spostamenti ho sempre visto molta avifauna data l’abbondanza di campi e, soprattutto, risaie. Mi ha sempre colpito la presenza di Ibis che sembravano perfettamente integrati nel paesaggio. Inizialmente pensavo ad un fenomeno migratorio ma mi sono dovuto ricredere vedendoli sempre, a prescindere dalla stagione. A forza di cercare ho identificato il punto nel quale si trovava una vera e propria colonia di Ibis, nidi inclusi. Ogni tanto passavo per osservarli a per scattare qualche immagine. Purtroppo, all’epoca, non avevo attrezzature fotografiche adeguate e le foto erano più per ricordo e non certo adatte alla condivisione. Dopo aver concluso il mio lavoro con l’azienda di Novara non ho più avuto occasioni di fare visita alla colonia....fino al mese scorso. Come prima cosa rimango molto sorpreso dalle dimensioni che ha raggiunto la colonia nel giro di pochi anni. L’albero su cui nidificano è un alto pino oramai quasi spoglio a causa degli invadenti inquilini. Gli Ibis si corteggiano, schiamazzano, volano ed atterrano, con pochissima grazia peraltro, sui rami più alti. Il caldo è notevole, la macchina segna 38 gradi. Devo coprire il teleobiettivo con il telo mimetico, non tanto per passare inosservato, ma per proteggere la lente. Le parti esposte non si possono toccare tanto scottano. Gli Ibis si tengono freschi aprendo i becchi con una sorta di “iper ventilazione” o, più semplicemente, mettendosi sui rami più in ombra. Osservo come siano molto più abili a camminare a terra che a stare in equilibrio sui rami. Catturo una sequenza di atterraggio su ramo con “facciata” finale, sono decisamente poco agili. La natura non è sempre aggraziata come la si dipinge. Capire quali sono le femmine e quali i maschi non è subito ovvio, le dimensioni e la livrea è quasi identica. Una coppia mi leva ogni dubbio. Non è difficile capire chi sta sopra e chi sta sotto. Le foto parlano chiaro. Le femmine quindi sono un po’ più piccole e, soprattutto, il becco è nettamente più corto. Nelle foto si vede che, durante l’accoppiamento, il maschio tiene il becco della femmina con il suo. Finito l’accoppiamento ognuno per la sua strada, non c’è un nido visibile, dalla mia posizione, per capire se sono una coppia fissa o un accoppiamento occasionale. Sembra che tra gli Ibis ci siano coppie fisse ma, in questa colonia, non l’ho potuto capire. Negli alberi a fianco, molto più folti, si trovano altri trampolieri. Identifico facilmente Garzette e Aironi Guardabuoi. Intravedo altri aironi in volo tra gli alberi ma non sono stato in grado di identificarli con certezza. I campi intorno alla colonia sono coltivati a mais e coprono completamente la visuale sul terreno. Normalmente si possono osservare molti trampolieri a terra in questa zona. Insomma, un luogo molto interessante da tenere d’occhio quando si passa da quelle parti.
di Roberto Moratti
Anni fa sono stato consulente commerciale per una azienda vicino a Novara. Nei miei spostamenti ho sempre visto molta avifauna data l’abbondanza di campi e, soprattutto, risaie. Mi ha sempre colpito la presenza di Ibis che sembravano perfettamente integrati nel paesaggio. Inizialmente pensavo ad un fenomeno migratorio ma mi sono dovuto ricredere vedendoli sempre, a prescindere dalla stagione. A forza di cercare ho identificato il punto nel quale si trovava una vera e propria colonia di Ibis, nidi inclusi. Ogni tanto passavo per osservarli a per scattare qualche immagine. Purtroppo, all’epoca, non avevo attrezzature fotografiche adeguate e le foto erano più per ricordo e non certo adatte alla condivisione. Dopo aver concluso il mio lavoro con l’azienda di Novara non ho più avuto occasioni di fare visita alla colonia....fino al mese scorso. Come prima cosa rimango molto sorpreso dalle dimensioni che ha raggiunto la colonia nel giro di pochi anni. L’albero su cui nidificano è un alto pino oramai quasi spoglio a causa degli invadenti inquilini. Gli Ibis si corteggiano, schiamazzano, volano ed atterrano, con pochissima grazia peraltro, sui rami più alti. Il caldo è notevole, la macchina segna 38 gradi. Devo coprire il teleobiettivo con il telo mimetico, non tanto per passare inosservato, ma per proteggere la lente. Le parti esposte non si possono toccare tanto scottano. Gli Ibis si tengono freschi aprendo i becchi con una sorta di “iper ventilazione” o, più semplicemente, mettendosi sui rami più in ombra. Osservo come siano molto più abili a camminare a terra che a stare in equilibrio sui rami. Catturo una sequenza di atterraggio su ramo con “facciata” finale, sono decisamente poco agili. La natura non è sempre aggraziata come la si dipinge. Capire quali sono le femmine e quali i maschi non è subito ovvio, le dimensioni e la livrea è quasi identica. Una coppia mi leva ogni dubbio. Non è difficile capire chi sta sopra e chi sta sotto. Le foto parlano chiaro. Le femmine quindi sono un po’ più piccole e, soprattutto, il becco è nettamente più corto. Nelle foto si vede che, durante l’accoppiamento, il maschio tiene il becco della femmina con il suo. Finito l’accoppiamento ognuno per la sua strada, non c’è un nido visibile, dalla mia posizione, per capire se sono una coppia fissa o un accoppiamento occasionale. Sembra che tra gli Ibis ci siano coppie fisse ma, in questa colonia, non l’ho potuto capire. Negli alberi a fianco, molto più folti, si trovano altri trampolieri. Identifico facilmente Garzette e Aironi Guardabuoi. Intravedo altri aironi in volo tra gli alberi ma non sono stato in grado di identificarli con certezza. I campi intorno alla colonia sono coltivati a mais e coprono completamente la visuale sul terreno. Normalmente si possono osservare molti trampolieri a terra in questa zona. Insomma, un luogo molto interessante da tenere d’occhio quando si passa da quelle parti.